Luffa: la spugna ecologica sempre a portata di mano

 

Nell’articolo Le spugne naturali e i loro vantaggi, abbiamo esposto tutti i vantaggi delle spugne ecologiche, legati all’ambiente e alla nostra salute. Una delle spugne più performanti in natura è sicuramente la luffa perché:

  • È naturale, ecologica e biodegradabile. Utilizzando detergenti completamente ecologici è compostabile.
  • Effettua un massaggio esfoliante, utile alla rimozione delle cellule morte e al rinnovamento cellulare.
  • È amica della pelle: è ipoallergenica, non avendo subito nessun tipo di trattamento passa direttamente dalla pianta al nostro corpo.
  • È amica dell’ambiente: rispetto ad altre tipologie di spugne naturali, come quelle di mare, rappresenta un’alternativa molto più etica ed eco-compatibile.
  • È semplice da coltivare, e per questo rappresenta una vera e propria risorsa naturale.

 

 

Che cos’è la luffa

La Luffa cylindrica appartiene alla famiglia delle Cucurbitacee ed il suo frutto è molto simile a una zucchina o a un cetriolo presentando, nella parte esterna, una buccia di colore verde chiaro abbastanza coriacea con delle scanalature. Il frutto presenta una forma allungata e la sua lunghezza raggiunge i 30 cm. La luffa (o loofah) può essere coltivata sia in terreno aperto che in vaso. In oriente il frutto giovane viene consumato anche a livello alimentare, ma in questa sede ci occuperemo soltanto della sua coltivazione per la creazione di spugne ipoallergeniche del tutto ecocompatibili. Il frutto disidratato presenta infatti al suo interno soltanto cellulosa e lignina, elementi completamente biodegradabili che rendono la luffa un piccolo tesoro della natura unico nel suo genere. Le sue larghe foglie e i suoi grandi fiori di un bel giallo acceso rendono inoltre la luffa una magnifica pianta ornamentale.

 

 

Come coltivare la luffa

La luffa può essere coltivata sia in terreno aperto che in vaso. In entrambi i casi bisogna prestare attenzione ad alcuni importanti fattori, quali:

  • Il sostegno: la luffa è una pianta rampicante. Per questo motivo, prima di decidere di piantare i semi è bene tenere presente che questa pianta avrà bisogno di un sostegno per crescere ed arrampicarsi, lasciando poi pendere i suoi frutti che si essiccheranno al sole. Come procedere allora? In terreno aperto è possibile creare delle strutture per sorreggere la pianta utilizzando reticolati o paletti di legno. Se volete piantare la luffa in un vaso sul balcone, posizionatelo in prossimità della ringhiera o costruite una griglia di supporto al muro. Se avete un pergolato la pianta seguirà invece la struttura prefissata senza alcun problema. Ricordate che negli esemplari adulti la pianta può sfiorare i 2 metri di altezza e che dai fusti nascono numerosi viticci che le consentono di arrampicarsi ovunque.

 

  • L’esposizione: posizionate le piante in zone molto soleggiate lontane da correnti d’aria fredda. La luffa ama il pieno sole e la luce diretta per gran parte della giornata.

 

  • L’irrigazione: calore e umidità sono le due costanti per la coltivazione di questa splendida pianta. La luffa necessita di un grande apporto idrico per cui deve essere innaffiata abbondantemente tutte le sere durante i mesi estivi e per tutto il suo periodo vegetativo. Questa pianta necessita inoltre di molto nutrimento per cui un buon concime la aiuterà a crescere sana e forte.

 

 

Come seminare la luffa

Per accelerare la germinazione della pianta, è consigliabile mettere i semi in ammollo all’interno di una vaschetta d’acqua a temperatura ambiente per circa 8 – 12 ore. A questo punto si potrà procedere con la semina in un terreno soffice e leggero.
I semi di luffa devono essere piantati tra febbraio e marzo in piccoli vasetti (è possibile riciclare i vasetti dello yogurt ben puliti o altri contenitori del diametro massimo di 10 – 15 cm). I semi, non più di tre per vasetto (o alveolo se si sta seminando in un semenzaio) e devono essere interrati ad una profondità di circa 2 cm. In questa fase è importante controllare la temperatura, che non deve essere più bassa dei 15°. Conservate i vasetti al riparo da correnti fredde e aspettate che inizino a germogliare. In genere il lasso di tempo è di 15 – 20 giorni dalla semina. Una volta che le piantine avranno germogliato, eliminate se possibile quelle più deboli, lasciandone a dimora soltanto una. In questo modo la pianta diventerà più robusta e avrà più spazio per crescere. Quando le piante avranno raggiunto un’altezza di 10 cm potranno essere trapiantate a dimora definitiva. Il periodo migliore per effettuare questo passaggio è tra aprile e maggio, quando la temperatura primaverile sarà diventata costante.

La luffa in vaso – Procuratevi un vaso di circa 40 cm di diametro e 40 – 50 cm di profondità e riempite il fondo con ghiaia o argilla espansa per evitare ristagni. Riempite il vaso con un terriccio di buona qualità e inserite all’interno la piantina di luffa estratta dal precedente vasetto. Sistemate bene la terra attorno alla pianta e collocatela vicino al suo sostegno.

La luffa nell’orto – Disponete le piantine di luffa a circa 60 cm di distanza l’una dall’altra e, nel caso di più piante, in file disposte a circa 120 cm l’una dall’altra. Un’eventuale pacciamatura a base di corteccia, paglia, foglie secche o altri materiali organici contribuirà a mantenere l’umidità del terreno. Un buon concime biologico aiuterà inoltre la pianta durante la fase dello sviluppo.

 

 

Raccogliere la luffa: dal seme alla spugna

Lasciate seccare i frutti della luffa attaccati alla pianta in modo che da verdi diventino marroni e molto leggeri. In autunno, generalmente tra la fine di settembre e gli inizi di novembre i frutti avranno terminato il loro ciclo e potranno essere raccolti.
Spellate il frutto con un normale coltello da cucina partendo dal picciolo. La parte interna, molto fibrosa, potrebbe rendere leggermente difficile questa operazione, ma con un po’ di pazienza si otterranno ottimi risultati. Dopo aver pelato completamente il frutto procedete al taglio. Se la spugna ottenuta è di grandi dimensioni potrà essere tagliata in dischi dello spessore di circa 8 cm, se invece risulta piuttosto piccola potrà essere tagliata a metà in senso longitudinale.
Battete la spugna per far fuoriuscire i semi da conservare per l’anno successivo.

La spugna è pronta. Fate passare un cordoncino al suo interno per appenderla comodamente una volta utilizzata.
Potete utilizzare la spugna ottenuta sotto la doccia, per la pulizia del viso (in questo caso usate le parti più morbide) o per lavare piatti e stoviglie. La luffa e i suoi semi rappresentano inoltre un regalo molto originale da fare ad amici, parenti ed amanti dell’autoproduzione.

I semi di luffa (o le piantine germogliate) possono essere acquistati nei vivai o nei centri agrari. Qualora non riusciate a reperirli, li trovate qui.